Acr Messina, un mese è sfumato senza fatti
È passato un altro mese, e con esso se n'è andata via anche una buona scorta delle residue speranze che i tifosi giallorossi ancora ripongono sul futuro dell'Acr. A inizio settimana, il presidente Bruno Martorano ha tentato di dare una scossa, o quantomeno un segno di vita, incontrando il responsabile dell'area tecnica, Pasquale Leonardo, e, soprattutto, i tifosi. Un impegno, quello nei confronti dei club giallorossi, che Martorano aveva preso dopo la fine del campionato, ma che, nelle intenzioni iniziali del presidente reggino, avrebbe dovuto avere ben altri contenuti. L'attività della società giallorossa, in questo mese, doveva essere improntata a risolvere quanti più problemi possibile, per presentarsi con tutte le carte in regola all'appuntamento fondamentale, stando almeno a obiettivi e proclami della società giallorossa, di questa estate: la richiesta di ripescaggio in Seconda Divisione. E invece, in questo periodo, i problemi, già gravi, sono aumentati: non è stato dato seguito al piano di ammortamento dei debiti approntato da Lello Manfredi che avrebbe fatto risparmiare un bel po' di soldi alle casse giallorosse, non sono state pagate le vertenze dei giocatori delle precedenti gestioni, né i rimborsi spese dovuti (e promessi) alla squadra dell'ultima stagione; sono aumentati i creditori, tra cui anche alcuni dipendenti della stessa Acr; invece di risolversi, si è ulteriormente aggravato il contenzioso con l'Amministrazione Comunale, per il canone dovuto per l'utilizzo del San Filippo, nonché per i danni riscontrati all'impianto nel corso del sopralluogo della Quarta Commissione consiliare. Il presidente Martorano ha cercato di rassicurare i tifosi sul futuro della società: Leonardo ha già portato avanti i contatti per allestire un organico di buon livello anche per la prossima stagione, e, soprattutto, c'è un'altra cordata, questa volta pugliese, interessata a subentrare in società. Nessuno mette in dubbio la buona fede di Bruno Martorano, così come la competenza di Pasquale Leonardo. Che ci sia un gruppo di giocatori affidabili già contattati e disponibili a vestire la maglia giallorossa non si fa alcuna fatica a crederlo. Allo stesso modo, non può stupire l'interessamento di imprenditori che nel tentativo di rilancio calcistico di una piazza gloriosa come quella giallorossa vedono una titanica sfida sportiva e, allo stesso tempo, un potenziale business. Ma la storia recente dell'Acr ha scottato più di una volta i tifosi giallorossi, raffreddandone bruscamente gli effimeri entusiasmi. Vietato, quindi, dare il via all'ennesima fiera delle illusioni: per una volta, vorremmo commentare soltanto fatti.
Sportsicilia
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