Grassani: ''Pronto a rinunciare all'incarico se la societa' non fara' chiarezza''
Clamoroso annuncio del legale dell'ACR Messina, che sta valutando la possibilità di farsi da parte: "Da oltre dieci giorni attendo il saldo del mio onorario. Ho già sollecitato più volte la dirigenza, ma è stato inutile. Vi sono undici lodi arbitrali pendenti che potrebbero portare ad una penalizzazione nel prossimo campionato".
Il mancato saldo del canone d'affitto dello stadio San Filippo reclamato dal Comune e delle ultime mensilità vantate dai calciatori avevano già alimentato dubbi sul futuro dell'ACR Messina, ormai da qualche stagione condannato a fare i conti con debiti sempre più consistenti per via degli arretrati non corrisposti a creditori ed ex tesserati. Adesso a certificare il momento di grande difficoltà attraversato dal sodalizio peloritano è il legale bolognese Mattia Grassani, che si occupa delle questione vertenze che ha già portato ad una penalizzazione di un punto nell'ultimo torneo e potrebbe costringere il Messina ad una nuova partenza ad handicap nel prossimo torneo. Contattato telefonicamente, l'avvocato emiliano tratteggia un quadro sempre più preoccupante: "Sono pronto a rinunciare all'incarico affidatomi dalla società, dal momento che da oltre dieci giorni attendo il saldo del mio onorario. Ho già sollecitato più volte la dirigenza, ma è stato inutile". Con l'aggiunta delle pronunce favorevoli ad altri quattro atleti, Messina, Alessandro, Cervillera e Petagine, la situazione si è aggravata: "Abbiamo ottenuto il congelamento della posizione dell'ACR per ciò riguardava la stagione in corso ma è ovvio che a questo punto gli undici lodi arbitrali pendenti dovrebbero portare ad una penalizzazione da scontare nel prossimo campionato". Martorano e soci si sono rivolti a Grassani dopo il contenzioso instauratosi con l'altro avvocato al quale si era rivolta la società, il napoletano Eduardo Chiacchio, già legale del Messina nel corso della gestione Di Mascio: "Ho incontrato la proprietà a Bologna lo scorso 29 aprile e ho predisposto un piano di intervento, che è stato trasmesso alla Commissione Accordi Economici (deputata ad esprimersi sulle vertenze, ndc)". A fare saltare il banco problemi di natura economica: "Nonostante le ripetute rassicurazioni che mi sono state fornite dal presidente Bruno Martorano, dal responsabile dell'area tecnica Pasquale Leonardo e dal team manager Pino Fichera, non ho ancora ricevuto il saldo di quanto pattuito. Trattandosi peraltro di appena 5.000 €, non posso che manifestare la mia delusione per il comportamento dell'ACR. Siamo di fronte al caso di un paziente che si rifiuta di pagare il suo medico...". Il legale bolognese tiene a sottolineare che non ha nulla contro la piazza: "Vedere che da tre anni questa società non riesce ad abbandonare la quinta serie sinceramente fa male. È una città che merita, con trascorsi importanti. Le recenti vicissitudini non cancellano la fame di calcio dei messinesi. Me ne resi conto di persona nell'agosto 2008, quando per conto dei Franza mi occupai del piano di dismissione che prevedeva la rinuncia alla B e la contestuale iscrizione in D. Anche allora la situazione era delicata, ma non ho certo avuto problemi quando chiesi quello che mi spettava". Grassani lascia aperto soltanto uno spiraglio: "Ad oggi considero la mia esperienza con l'ACR un capitolo chiuso, che si potrà riaprire soltanto se la dirigenza fornirà adeguate garanzie, economiche ma soprattutto in termini di programmazione".
messinasportiva.it
0 commenti:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.