Martorano "temporeggia"
Andare avanti o mollare, proseguire la sfida o ammainare bandiera. Ecco il bivio da cui dipende il futuro del club giallorosso. Bruno Martorano sfoglia la margherita giallorossa mentre la sabbia della clessidra scende sempre più. Il futuro dell'Acr Messina non può più aspettare, per il massimo dirigente è arrivato il momento delle scelte. Tuttavia nessuna conferenza è in programma nella giornata di oggi. Il presidente si prende le ultime ore di tempo prima di ufficializzare alla città le sue intenzioni. Oggi è in programma solo un vertice a Reggio Calabria con il socio Nuccio Ficara, rientrato in Italia dopo un viaggio d'affari all'estero. I due imprenditori reggini faranno il punto della situazione prima di prendere una decisione finale. La situazione è chiara: nessun altro imprenditore si è avvicinato al progetto Acr, nessuno vuole investire su una società travolta dai debiti. Ragion per cui si tratta di decidere se continuare da soli nell'avventura giallorossa o iniziare con i saluti dopo cinque mesi di discutibile gestione. Le simpatie di cui fino a qualche settimana fa godevano i dirigenti giallorossi tra i tifosi sembrano un ingiallito ricordo. Le continue promesse non mantenute hanno convinto anche i più incalliti tifosi giallorossi che, probabilmente, l'attuale dirigenza non è in grado di garantire un futuro importante alla piazza. Evidentemente si è trattato solo di un'illusione. Così lo "zoccolo duro" del tifo giallorosso ha preso le distanze da Martorano e Ficara in attesa dei fatti. La soluzione al rebus arriverà nei prossimi giorni. La sensazione, tuttavia, è che anche i dirigenti si siano resi conto che senza nuovi ingressi quel progetto ambizioso che prevedeva la serie B in soli quattro anni sia impossibile da realizzare. Troppi soldi da mettere sul tavolo della società per ripianare il pesante deficit e puntare dritti a un futuro ambizioso. Sarebbe clamoroso se accadesse il contrario dopo quanto visto negli ultimi mesi. I tifosi, stanchi di aspettare, dopo il primo chiarimento avvenuto al termine della gara dell'uno maggio scorso contro il Sapri nell'ultimo impegno di campionato, nei giorni scorsi hanno chiesto un altro faccia a faccia a Martorano. Non ce la fanno più a vivere di chiacchiere e false promesse, esigono fatti altrimenti sono disposti a mettersi da parte senza più appoggiare un progetto perdente. Messina merita certezze, andare avanti su questo binario sarebbe deleterio per tutti.
Gazzetta del Sud
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