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Benvenuti nel blog dedicato interamente alla BIANCOSCUDATA...vuole essere un contenitore di notizie,aggiornamenti e riflessioni sul nuovo percorso intrapreso il 23 Marzo 2009 dall'Acr Messina verso la rinascita calcistica della nostra città.

14/07/2017 A.C.R. Messina rinuncia a presentare ricorso avverso mancata iscrizione al campionato di Serie C...e' l'ULTIMO RESPIRO...il presente contenitore cessa gli aggiornamenti...grazie a quanti in questi anni ci hanno seguito...!!!

Acr MESSINA...fino all'ultimo respiro !!!

Esiste un luogo dove il mito si confonde con la realtà e dove il tempo sembra essersi fermato per lasciare una traccia indelebile nell'anima degli uomini. Questo luogo è Messina...nn è solo memoria,ma qualcosa di più forte,di più grande,di più emozionante...è il senso di appartenenza a una comunità,che pur vinta spesso da un destino avverso,è sempre riuscita a trovare la forza di risorgere e di affermare il suo orgoglio di esistere...
Piero Ortega


GRAZIE !!!



lunedì 30 maggio 2011

Acr Messina, cercasi fiducia

Adesso la proprieta' dovra' lavorare per riconquistare la piazza con i fatti
La fiducia va riconquistata. Totalmente. Ricominciando da zero e dimenticando i primi sei mesi trascorsi al timone del club giallorosso. Lavoro duro ma necessario per (ri)convincere la piazza, troppo delusa, a puntare qualche fiches sull'Acr. È questo il nuovo compito della proprietà giallorossa che già in questi giorni dovrebbe dare segni di vita ribadendo il proprio impegno per il rilancio del club. Condizionale d'obbligo visti i precedenti ma già domani Martorano dovrebbe essere in città per fare chiarezza e, soprattutto, dare risposte a una piazza che non vede un futuro roseo con questa proprietà. Tutto nelle mani di Bruno Martorano e del socio Nuccio Ficara. Il futuro dell'Acr Messina è nelle loro mani e dal loro "progetto" dipende il domani di società che adesso si trova a un bivio: svoltare in positivo o l'indifferenza della città potrebbe essere il primo passo verso l'oblio. Martorano in queste settimane ha aspettato l'ingresso di nuovi soci, contattato imprenditori e sponsor in grado di poterlo affiancare nel progetto Messina. Fin qui un lavoro inutile se si considera che la compagine societaria resta ferma a due unità. E non è la soluzione migliore perché, restando questa situazione, il rischio di soffocare tra i debiti è più che concreto. Tuttavia la fiducia non manca a Martorano. Beato lui che "vede" ancora un futuro importante per questa società. Il presidente già nei giorni scorsi ha ribadito che lui e Ficara non abbandoneranno la nave che affonda. Nonostante un mese perso tra chiacchiere e tentativi (falliti) da parte di soggetti non precisati di rilevare il club, il massimo dirigente peloritano confermerà che il progetto va avanti e che si punterà al ripescaggio in Lega Pro. Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e anche in questo caso ce ne passa prima che questa società possa ambire a traguardi ambiziosi. Quelli sbandierati al primo arrivo, a novembre, al San Filippo. Innanzitutto c'è un monte debiti enorme da abbattere. E fin qui la società ha fatto ben poco. C'è la fila dei creditori dietro la porta dell'Acr e negli ultimi tempi si è aggiunto anche l'avvocato Grassani, colui che ha lavorato (invano?) per "limare" la penalizzazione relativa alle vertenze perse con gli ex giocatori prima di accorgersi che, probabilmente, a Messina, in casa Acr, non ci sono ancora gli estremi per far decollare il prodotto calcio. Senza pensare alle vertenze con i giocatori che il prossimo campionato si trasformeranno in una pesante penalizzazione, ai problemi con i dipendenti che chiedono gli stipendi arretrati, alla mancanza di una vera progettualità per amministrare anche il minimo. Dubbi su dubbi che la proprietà dovrà dissipare con i fatti. Quelli che la piazza attende ancora.
Gazzetta del Sud

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