Tutto passa dalla volontà di Martorano e Ficara di andare avanti
Stadio, il comune pronto allo “sfratto” per la mancata consegna delle attestazioni riguardanti l’ordinaria manutenzione. Punti interrogativi su penalizzazioni, vertenze e debiti
Il campionato del Messina è finito domenica scorsa con la vittoria sul Sapri. La salvezza ottenuta sul campo, può essere messa a rischio solo da una quantità consistente di penalizzazioni che cambierebbe l’attuale graduatoria, costringendo l’Acr ai playout. L’ultima giornata del torneo si disputerà domenica 8 maggio, ma come è noto i giallorossi riposeranno. E allora l’attenzione si sposta inevitabilmente sulle vicende extrasportive. Diciamolo subito: tutto passa dalla volontà del gruppo Martorano di andare avanti. L’attuale stato di cose ha creato parecchia confusione e perplessità tra tifosi e addetti ai lavori, mettendo in dubbio perfino la stessa permanenza del gruppo reggino. I punti che scottano sono quattro: stadio, vertenze, debiti e programmazione. Partiamo dal San Filippo. Il Comune di Messina, attraverso apposita segnalazione inviata al club, aveva sollecitato la consegna dell’incartamento attestante l’opera di manutenzione ordinaria spettante all’Acr. Al Dipartimento Sport non è però pervenuta alcuna documentazione, circostanza che di fatto da il via libera allo “sfratto” da parte del sindaco ai calciatori che ormai da settimane sono ospiti della foresteria ma soprattutto alla società, che dovrà trovare una nuova casa nell’eventuale attesa di consegnare a palazzo Zanca quanto richiesto. La cifra non è esorbitante, 50mila euro, tra l’altro facente riferimento non solo all’attuale gestione ma anche alla precedente (quella di Piero Santarelli). Il secondo punto sono i debiti, una spada di damocle pendente ormai da mesi, anni. Al di là delle diverse cifre dichiarate, dei battibecchi a distanza con l’ex amministratrice unica Marcella Chierichella, la proprietà ha il dovere di coprire i buchi economici che così continuando rischiano di non venire mai risanati. Da settimane Martorano e compagni di viaggio parlano di imminente chiusura dei bilanci, passaggio che darebbe il via all’attuazione del piano di ristabilimento dei conti interni. Eppure i numerosi rinvii non convincono l’ambiente peloritano, timoroso di rivivere un’altra estate infernale e soprattutto un altro campionato in un purgatorio doloroso. Infine la programmazione. In questo momento sembra difficile immaginare il futuro prossimo, figuriamoci parlare di ripescaggio: pare mancare la necessaria stabilità. Prima di gettare le basi per la prossima stagione, bisognerà capire come andrà a finire la già citata vicenda delle penalizzazioni. E le vertenze, che comunque devono essere pagate per potere procedere all’iscrizione in quinta serie. Ma tutto passa nuovamente, e lo ripetiamo, dall’effettiva volontà di Martorano e Ficara di andare avanti. Intanto in città, come di recente è spesso capitato nel periodo estivo, cominciano ad impazzare le voci più disparate su potenziali acquirenti vogliosi di rilevare il club. In questo momento almeno due gruppi avrebbero chiesto informazioni sull’Acr. Attualmente viene fermamente esclusa la possibilità di un nuovo approccio dei soci del Città di Messina, a quanto pare decisi a portare avanti il progetto avviato nel 2010.
tempostretto.it
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