Talento al servizio della squadra: ''Possiamo toglierci altre soddisfazioni''
Il centrocampista offensivo è soddisfatto per la sua esperienza messinese: "Il nostro bilancio resta positivo, al di là della sconfitta di Modica. Il gruppo ha voglia di riscatto: un successo contro chi ci insegue in classifica vale doppio". Dopo la deludente parentesi con il Noto pensa soltanto all'ACR: "Spero di realizzare altri gol".
Tra le piacevoli rivelazioni dell'ACR Messina c'è sicuramente il centrocampista offensivo Gianluca Catania, 33enne originario di Bronte, tra gli elementi più talentuosi del gruppo messo a disposizione di Sergio Campolo. Nonostante le ultime due battute d'arresto esterne la squadra mantiene ben dieci punti di margine sui play-out, che soltanto eventuali provvedimenti disciplinari potrebbero riavvicinare: "Il nostro bilancio resta positivo, al di là dell'episodio di domenica. Abbiamo dovuto incassare la sconfitta al 93', anche se in realtà abbiamo pagato qualche ingenuità come nel caso delle due espulsioni". Il Modica che gli ha riservato un dispiacere è la squadra alla quale Catania ha legato più a lungo il suo nome: "Ci ho giocato quattro anni, vincendo due campionati, Eccellenza e serie D, e raggiungendo la finale play-off in C2. La promozione tra i professionisti arrivò peraltro con un mio gol al 95' nell'ultima partita". Al "San Filippo" contro la Rossanese i peloritani proveranno a riprendere confidenza con i tre punti: "Avremo qualche problema per via delle assenze, ma il gruppo pregusta il riscatto e vuole riprendere a vincere. Se superiamo le formazioni che ci seguono in classifica il successo varrà doppio. Non sappiamo infatti se prima della fine della stagione ci verrà comminata o meno una penalizzazione e quale sarà l'entità. Di certo handicap come quello inflitto al Noto stravolgono la classifica. La loro era una situazione differente ma resta una punizione pesante ed inaspettata". Catania tiene a sottolineare l'importanza dei risultati ottenuti in questi mesi: "Mi sono integrato subito, anche perché conoscevo i vari La Marca, Failla e Saraniti, mentre per Morabito e Cecere parla la carriera. La squadra ha fatto davvero bene, se considerate che non ci conoscevamo: costruire da zero una squadra a gennaio non è semplice. Tutti abbiamo remato nella stessa direzione, contribuendo alla causa. Il merito è anche del mister". Il centrocampista è deluso invece per come si è chiusa la prima metà di stagione a Noto, dove giocava insieme ad Orefice: "Ho avuto qualche problema con l'allenatore e la società ha cambiato strategia a stagione in corso. Dopo la promozione il primo anno di serie D non è mai semplice. Eppure avevamo un ottimo organico, che aveva conquistato 29 punti a metà stagione, vantava il miglior attacco e non a caso viaggiava tra le prime cinque della graduatoria. Da allora hanno conquistato appena dieci punti ed ora hanno anche subito la mazzata della penalizzazione". Catania vanta 79 presenze e 3 gol in serie C2, oltre 300 apparizioni e 32 reti tra i Dilettanti: "Ho giocato quasi sempre in quinta serie, anche per stare più vicino a casa. Peraltro ho quasi sempre giocato per vincere. Ricordo con grande piacere le stagioni di Modica, il campionato stravinto a Siracusa con Auteri, dove abbiamo fatto cose davvero eccezionali, l'esperienza con il Viareggio, con cui ho vinto un torneo di D e giocato 24 gare in C2. Tra i professionisti mi sono trovato davvero bene anche con il Sant'Anastasia, anche se a Cecina ho giocato di più". Dal finale di stagione il 33enne si attende un'ulteriore crescita: "Posso dare qualcosa in più ed insieme ai miei compagni possiamo ancora toglierci qualche soddisfazione. Spero di realizzare qualche altro gol anche se la priorità è mettersi al servizio della squadra".
messinasportiva.it
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