Acr Messina, solite promesse... Martorano: il rilancio ci sarà «Pagheremo i debiti e costruiremo una grande squadra»
Dice che il piano di rilancio dell'Acr è bell'e pronto. Dice che tra un po' pagherà ex calciatori e creditori. Dice che ha in mente di costruire una super quadra in grado di "ammazzare" il prossimo campionato di serie D e conquistare il professionismo sul campo. Bruno Martorano è pronto a ripartire di slancio. Come se nulla fosse successo negli ultimi mesi, come se debiti e vertenze non avessero reso ancor più preoccupante una situazione già difficile a gennaio quando l'imprenditore reggino acquistò le quote dell'Acr in uno studio notarile romano. Sarà la volta buona o si tratterà di nuove promesse non mantenute? Ma, beato lui, il presidente giallorosso non ha paura dei tanti zeri di passivo da cancellare e non vuole arrendersi di fronte a un presente sconfortante. Tant'è che è pronto a mantenere, stavolta, le promesse. E quindi non solo tenendo in vita l'Acr – che non sarebbe un "regalo" ai tifosi se poi la stessa non dovesse comportarsi "da Messina" – ma preparando un bel gruzzolo da investire, finalmente, nel progetto Acr. La decisione è stata confermata ieri sera al termine dell'incontro che la proprietà, Martorano e Nuccio Ficara, ha avuto con il responsabile dell'area tecnica giallorossa Pasquale Leonardo negli uffici del presidente, a Reggio Calabria. A Leonardo i dirigenti peloritani hanno dato l'ok definitivo per l'allestimento della squadra che affronterà un nuovo campionato di quinta serie. «La decisione di continuare l'avevo già presa nei giorni scorsi – conferma Martorano – anche perché non c'era alternativa se non quella di far fallire l'Acr. E non mi sembrava una cosa corretta nei confronti dei tifosi e della città. Abbiamo preparato un piano di rilancio e nei prossimi giorni si vedranno i primi frutti». Martorano entra nello specifico: «Ho incaricato due collaboratori della società a contattare gli avvocati degli ex tesserati che ci hanno fatto vertenza per chiudere la "partita". Abbiamo gli assegni pronti per saldare le spettanze arretrate. Ma non è tutto. Perché nella prossima settimana annunceremo, durante una conferenza stampa, l'entità dei reali debiti della società. Abbiamo chiuso i bilanci del 2009 e del 2010, presto contatteremo tutti i creditori perché prima inizieremo e pagare e prima finiremo». Sempre che il "piano Manfredi" sia ritenuto ancora valido. «Vogliamo chiudere col passato – aggiunge Martorano – e dare il via a una nuova era. I tifosi fanno bene ad aspettarci ancora perché questa volta non li deluderemo. Li ho incontrati l'altro giorno per rassicurarli, stavolta vogliamo fare le cose per bene. Sappiamo che la strada è lunga e difficile, ma ora non dobbiamo più sbagliare». Ma non è tutto: «Ci stiamo anche muovendo sotto l'aspetto tecnico. Presto – conclude Martorano – individueremo il nuovo allenatore, abbiamo già un'idea di quale squadra costruire. Ci sarà il ritorno di Cocuzza». Ma è chiaro che con le promesse non si va da nessuna parte. E allora che a parlare siano i fatti. Quelli veri. Non è più tempo di favole e favolette. Martorano e Ficara lo sanno bene. L'ultima chance è come un match-point per l'avversario. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.
Gazzetta del Sud
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