Acr Messina, settimana chiave
La societa' attende la penalizzazione, giocatori e creditori battono cassa
L'ora dei fatti. Inizia una settimana importante per il futuro dell'Acr Messina. Una settimana che porterà all'ultimo impegno stagionale - scongiurando i playout! - in programma domenica al San Filippo contro il Sapri. Ma tutte le attenzioni sono rivolte altrove. Dalla penalizzazione in arrivo da Roma ai "doveri" della società, attesa a saldare gli stipendi con i propri tesserati senza dimenticare le vertenze perse e i creditori che ormai da mesi bussano alla porta giallorossa. Per questo è scattato il momento di far parlare i fatti, dando un segnale forte che il progetto va avanti nonostante le difficoltà. La società è pronta a rispondere con i fatti, il futuro si decide nelle prossime settimane e incombono le prime scadenze. D'altro canto se si vuole riportare seriamente il Messina laddove merita di stare bisogna accelerare. E dimostrare con l'azione che non sono certo questi primi "ostacoli" a spaventare i dirigenti peloritani. Dopo una pausa di riflessione coincisa con le festività pasquali Martorano e soci sono pronti nuovamente a rimboccarsi le maniche. Le polemiche non li preoccupano, le difficoltà devono rappresentare uno stimolo supplementare per far bene. E far decollare questo progetto. Partiamo dalla penalizzazione. Da questo punto dipenderanno le sorti della squadra. Salvezza, come sembra assai probabile, indipendentemente dalla sfida conclusiva con il Sapri, o ulteriore sforzo per evitare i playout? In questi giorni la società conoscerà il dazio da pagare per le vertenze perse con gli ex tesserati. Dopo il caso-Alizzi - un punto in meno - saranno inglobate le altre vertenze (Nuccio, Piccolo, Farò, Giardina, Mangiarotti e Costantino; i casi riguardanti Cervillera, Petagine, Messina e Michele Alessandro dovrebbero essere presi in esame in estate visto che possono essere "chiusi" entro il 30 giugno, ndr) perse dalla società. La sensazione è che arriveranno non più di sei punti, dazio che farebbe sprofondare i giallorossi nella bassa classifica a quota 40, due sole lunghezze in più del Modica che delimita la pericolosa area playout. La gara con il Sapri, quindi, sarebbe da vincere a tutti i costi con il rischio di essere coinvolti negli spareggi-retrocessione proprio perché l'8 maggio, ultima di campionato, i peloritani staranno a guardare al contrario di tutte le altre del girone I. Ma in questi giorni la società è attesa anche al pagamento degli stipendi dei tesserati relativi al mese di marzo. Nessun caso, ci mancherebbe, ma nelle prossime ore le richieste dei giocatori dovrebbero essere accontentate. Più delicato il discorso relativo al piano di rientro concordato con i tanti creditori. Lo sforzo dall'altra parte c'è stato - c'è chi ha accettato di rinunciare a metà di quanto dovuto dalla società - ma adesso si attende il segnale dei dirigenti, cioè proseguire verso il risanamento del club con un importante abbattimento dell'imponente massa debitoria ereditata dalle precedenti gestioni. I tifosi aspettano buone nuove. D'altronde, quelli del San Filippo sono stati i primi a credere nel progetto Martorano. Il futuro è già cominciato, proprio per questo non bisogna perdere tempo prezioso. La squadra, infine, oggi riprende gli allenamenti al San Filippo sperando che quella con il Sapri sia l'ultima fatica stagionale.
Gazzetta del Sud
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