L'appuntamento è per domani. Ore 10, minuto più minuto meno. Il luogo è il solito: lo studio del notaio Massimo Saraceno, a Roma. Sarà la volta buona? Lo scopriremo tra 24 ore. Nel frattempo i "protagonisti" della telenovela societaria Acr Messina ieri hanno mantenuto i contatti. Con tanto di incontro nella Capitale tra l'avvocato Gennaro Leone, rappresentante di Piero Santarelli - l'attuale proprietario del club giallorosso - e Marcella Chierichella. Oggi ne dovrebbero seguire altri a poche ore dall'incontro nello studio romano di via Alberico II che potrebbe evitare il tracollo della società peloritana. Domani si dovrebbe mettere la parola fine alla vicenda societaria. Attraverso un passaggio di quote, da Santarelli e Chierichella, che dovrebbe spalancare le porte al ritorno di Martorano e soci. Il gruppo imprenditoriale reggino non ha mai abbandonato l'idea di rilanciare il calcio giallorosso. Nemmeno quando, in un comunicato stampa, parlò di disimpegno «irrevocabile» dopo la mancata presentazione di Santarelli - datata 13 dicembre - nello studio del notaio Saraceno. È sempre rimasto alla finestra il gruppo Martorano. Fiducioso sull'esito della vicenda, entusiasta di tornare in sella come lo era all'inizio di novembre, quando iniziò l'avventura giallorossa al San Filippo. «Speriamo che stavolta non ci siano sorprese - ha detto al telefono il presidente Bruno Martorano - e che tutto si risolva per il bene del Messina. Aspettiamo questo passaggio, non ci siamo mai rassegnati all'idea che tutto potesse finire nel peggiore dei modi. Stiamo anche lavorando per il dopo, considerato che il 5 si tornerebbe in campo. Leonardo non ha mai smesso di lavorare, se tutto andrà per il verso giusto non ci faremo trovare impreparati con l'organico nonostante le tante partenze». In effetti sarebbe l'ultimo dei problemi quello di dover attrezzare in pochi giorni una squadra da mandare in campo in casa della Valle Grecanica. Sarebbe il problema più "dolce" dopo aver superato lo scoglio societario. Meglio aspettare la giornata di domani, il giorno X che potrebbe rianimare il malato Acr. Giusto crederci, guai ad illudersi. Il recente passato non autorizza a considerare l'affare quasi fatto. Domani ne sapremo di più. I più scaramantici possono cominciare a incrociare le dita. L'incontro di domani rappresenta il momento topico per salvare l'Acr da una radiazione che resta dietro l'angolo.
Gazzetta del Sud
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