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Benvenuti nel blog dedicato interamente alla BIANCOSCUDATA...vuole essere un contenitore di notizie,aggiornamenti e riflessioni sul nuovo percorso intrapreso il 23 Marzo 2009 dall'Acr Messina verso la rinascita calcistica della nostra città.

14/07/2017 A.C.R. Messina rinuncia a presentare ricorso avverso mancata iscrizione al campionato di Serie C...e' l'ULTIMO RESPIRO...il presente contenitore cessa gli aggiornamenti...grazie a quanti in questi anni ci hanno seguito...!!!

Acr MESSINA...fino all'ultimo respiro !!!

Esiste un luogo dove il mito si confonde con la realtà e dove il tempo sembra essersi fermato per lasciare una traccia indelebile nell'anima degli uomini. Questo luogo è Messina...nn è solo memoria,ma qualcosa di più forte,di più grande,di più emozionante...è il senso di appartenenza a una comunità,che pur vinta spesso da un destino avverso,è sempre riuscita a trovare la forza di risorgere e di affermare il suo orgoglio di esistere...
Piero Ortega


GRAZIE !!!



venerdì 12 novembre 2010

Martorano: prima d'assalto...

''Acr Messina in B entro 4 anni''
Martorano: ''Vogliamo fare le cose in grande, la gente deve aiutarci''
Il primo giorno da presidente del Messina Bruno Martorano l'ha trascorso quasi esclusivamente al San Filippo. A colloquio con i nuovi soci dell'Acr e a contatto con la squadra. Solo una toccata e fuga all'Assessorato comunale allo Sport per una pratica da firmare in vista della gara di domenica contro il Modica. Trentacinque anni, imprenditore reggino che opera dal 1995 nel settore dei servizi ambientali - 800 dipendenti in tutta Italia, 7-8 milioni di fatturato annuo, tra i vari appalti anche quello per le pulizie nel polo universitario di Messina - è alla prima esperienza nel mondo del calcio. Sposato con la signora Francesca, ha una figlia, Sofia. Martorano, da due giorni presidente dell'Acr Messina. Che effetto le fa? «Ancora non riesco a crederci. È successo tutto in poco tempo che non riesco ancora a rendermi conto di essere diventato il nuovo presidente del club peloritano». Quando le è balenata l'idea di acquistare l'Acr? «In estate. Mi ha convinto Pasquale Leonardo con il quale esiste un rapporto di amicizia da diversi anni. Ne ho parlato con altri amici, dopodiché siamo usciti allo scoperto presentando un'offerta ufficiale. Solo che, purtroppo, non siamo riusciti, non per volere nostro, a concludere l'operazione prima dell'inizio del campionato. Ci abbiamo riprovato e adesso eccoci qui, pronti per l'inizio della nuova avventura». Messina è reduce da due anni di umiliazioni. Mettiamola così: fare peggio dei vostri predecessori sarà impossibile. «È assolutamente vero. Il recente passato del club deve essere uno stimolo in più per far bene. Siamo molto determinati e abbiamo le idee chiare. Se ci siamo tuffati nel calcio, in una città che conosciamo bene, è perché crediamo di poter fare bella figura». Ci illustri il progetto per rilanciare l'Acr. «Vogliamo costruire una struttura importante che possa portare risultati e far riavvicinare la gente allo stadio. Sull'organigramma ufficializzeremo tutto nei prossimi giorni (Vincenzo Principato, imprenditore nel settore dei trasporti, sarà il vicepresidente, nel Cda gli altri soci Nuccio Ficara e il 22enne Vincenzo Falduto Zera, entrambi provenienti dal mondo dell'edilizia, Pasquale Leonardo nell'area tecnica, ndr). L'obiettivo immediato è quello di portare Messina tra i professionisti. E se non ci riusciremo sul campo, visto il difficile inizio, crediamo di potercela fare attraverso la domanda di ripescaggio. Ma non ci accontentiamo perché il nostro gruppo vuole portare la serie B a Messina entro quattro anni». Non vi nascondete... «Sappiamo che non sarà assolutamente facile, ma stiamo "studiando" anche la notte per riuscirci. Sarà una società organizzata in tutti i settori e punteremo molto sui giovani. Il "vivaio" dovrà costituire un punto di forza per guardare al futuro con fiducia». Sotto l'aspetto tecnico sta già lavorando da giorni il manager Leonardo. «Certamente rinforzeremo la squadra. Ma non ci saranno sconvolgimenti. C'è già una buona base, crediamo in questo gruppo». Cosa vuole dire ai tifosi e a una città ancora scottata dagli "orrori" degli ultimi anni. «Mi aspetto una buona risposta già domenica in occasione del match con il Modica. Contro la Nissa ho visto poca gente allo stadio, voglio sentire il calore dei tifosi. Spero che ci aiutino, con loro possiamo arrivare lontano». Qual è il sogno di Bruno Martorano? «Poter essere un giorno il presidente del Messina in A e sfidare la Reggina, la squadra della mia città. Sarebbe il massimo».
(Marco Capuano) Gazzetta del Sud

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