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Benvenuti nel blog dedicato interamente alla BIANCOSCUDATA...vuole essere un contenitore di notizie,aggiornamenti e riflessioni sul nuovo percorso intrapreso il 23 Marzo 2009 dall'Acr Messina verso la rinascita calcistica della nostra città.

14/07/2017 A.C.R. Messina rinuncia a presentare ricorso avverso mancata iscrizione al campionato di Serie C...e' l'ULTIMO RESPIRO...il presente contenitore cessa gli aggiornamenti...grazie a quanti in questi anni ci hanno seguito...!!!

Acr MESSINA...fino all'ultimo respiro !!!

Esiste un luogo dove il mito si confonde con la realtà e dove il tempo sembra essersi fermato per lasciare una traccia indelebile nell'anima degli uomini. Questo luogo è Messina...nn è solo memoria,ma qualcosa di più forte,di più grande,di più emozionante...è il senso di appartenenza a una comunità,che pur vinta spesso da un destino avverso,è sempre riuscita a trovare la forza di risorgere e di affermare il suo orgoglio di esistere...
Piero Ortega


GRAZIE !!!



lunedì 15 novembre 2010

I numeri del Messina

Squadra “zemaniana”: quasi sempre in gol, ma difficilmente riesce a mantenere la porta inviolata. 
Le statistiche del campionato in cui i giallorossi, da due settimane a questa parte, si sono rituffati lasciando alle spalle la crisi societaria, sono ovviamente falsate dalla doppia rinuncia di fine ottobre. Così come non si può tralasciare che le prime due partite del torneo vennero disputate da una squadra ancora in allestimento. Tuttavia, i numeri aiutano già a tracciare un identikit abbastanza fedele di questo Messina. Ciò che colpisce, innanzitutto, è la continua ricerca del gol, mancato soltanto in tre occasioni, tra l’altro abbastanza particolari: all’esordio, con appena 5 giorni di allenamenti alle spalle; a Reggio Calabria, quando i giocatori erano ormai abbandonati a sé stessi; ad Acireale, in inferiorità numerica per oltre un’ora. L’Acr ha segnato 14 volte in 11 gare effettive, con una media realizzativi di 1,2 reti a partita. Molto vicina a quella della capolista Ebolitana (1,3), seppur ancora distante dai migliori attacchi del girone (1,9 per Casertana, Noto e Turris). I giallorossi, da questo punto di vista, sono una piccola “cooperativa”: in 5 hanno timbrato il cartellino dei marcatori e in cima alla graduatoria ci sono un difensore (D’Ambrosio) e un attaccante (Cocuzza), con 4 centri a testa. Un dato di riflessione interessante è costituito dal fatto che nessun under ha finora segnato. A rendere il Messina una squadra “zemaniana”, però, contribuisce un dato meno roseo: la difesa è una delle più perforate del torneo. Esposito è stato battuto 14 volte ed è riuscito a mantenere la rete inviolata esclusivamente in 3 appuntamenti, sempre in trasferta (a Nola, Marsala e Acireale). Numeri che si bilanciano perfettamente con quelli della fase offensiva, ma che allontanano i giallorossi dal ruolino di marcia delle prime. L’Ebolitana, ad esempio, ha una media di gol subiti pari a un terzo di quella peloritana (0,4, contro 1,2); la Casertana è a 0,9; il Forza e Coraggio a 0,7. In tale prospettiva, paradossalmente, l’Acr è più vicina alla coda del campionato (la Rossanese, ad esempio, ha incassato appena due gol in più). Quello che, però, a oggi rende la vetta parecchio distante è soprattutto l’andamento esterno: l’Ebolitana ha centrato ben 5 volte il risultato pieno lontano dalle mura amiche, contro le 2 dei biancoscudati. Come il Messina ha fatto la Casertana, la quale però in trasferta è stata battuta una sola volta. Beoni, quindi, dovrà lavorare molto sull’atteggiamento della squadra fuori casa, se vorrà continuare la scalata. Per il momento, tuttavia, la truppa giallorossa può già consolarsi con il raffronto rispetto allo scorso anno: l’Acr di Di Mascio chiuse con una media di 1,2 punti a partita, quella attuale ha una media di 1,1, che però sale a 1,5 se si escludono penalizzazioni e rinunce (secondo una proiezione virtuale, quindi, dovrebbero avere 20 punti). Tant’è che, nonostante quanto accaduto, Marzocchi e compagni hanno già raggiunto la metà dei successi centrati dalla rosa capitana da Arturo Di Napoli in tutta la passata stagione (5 contro 10). “Grandi numeri” sia nel bene che nel male, dunque, i quali per il momento, però, appaiono ancora troppo in equilibrio (vista la corrispondenza tra attivi e passivi, in termini tecnici). Numeri – aggiungiamo a margine – ai quali, scaramanticamente, sembrano prestare attenzione soprattutto D’Ambrosio e Cocuzza. Il primo tiene d’occhio in particolare il 6: sono i punti di sutura rimediati in allenamento qualche giorno fa, nonché l’oggetto di una scommessa. Se saranno anche quelli conquistati dopo le gare con Modica e Rossanese, il centrale-goleador si è detto disposto a subire un altro taglio e un’altra medicazione beneaugurate in vista dei turni successivi. La punta palermitana, invece, gioca tutto sul 60, come i minuti di navigazione Internet che gli vengono offerti da un impiegato dell’Acr, tramite apposita chiavetta, a ogni gol segnato. Il popolo giallorosso, dal canto suo, si limita a sognare il 2 sulla ruota di Rossano Calabro…
normanno.com

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