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Benvenuti nel blog dedicato interamente alla BIANCOSCUDATA...vuole essere un contenitore di notizie,aggiornamenti e riflessioni sul nuovo percorso intrapreso il 23 Marzo 2009 dall'Acr Messina verso la rinascita calcistica della nostra città.

14/07/2017 A.C.R. Messina rinuncia a presentare ricorso avverso mancata iscrizione al campionato di Serie C...e' l'ULTIMO RESPIRO...il presente contenitore cessa gli aggiornamenti...grazie a quanti in questi anni ci hanno seguito...!!!

Acr MESSINA...fino all'ultimo respiro !!!

Esiste un luogo dove il mito si confonde con la realtà e dove il tempo sembra essersi fermato per lasciare una traccia indelebile nell'anima degli uomini. Questo luogo è Messina...nn è solo memoria,ma qualcosa di più forte,di più grande,di più emozionante...è il senso di appartenenza a una comunità,che pur vinta spesso da un destino avverso,è sempre riuscita a trovare la forza di risorgere e di affermare il suo orgoglio di esistere...
Piero Ortega


GRAZIE !!!



lunedì 27 settembre 2010

Vi vogliamo cosi !!!

Il coro della curva dopo il pareggio interno riassume il meccanismo innescato dalle prestazioni del gruppo giallorosso.

Probabilmente assuefatti ai dibattiti amministrativo-contabili-giudiziari sulle vicende dell’Acr negli ultimi anni, ci eravamo quasi dimenticati di una componente essenziale: la squadra. Che è frutto sì della programmazione, di una solida organizzazione societaria, ma anche di calciatori più o meno bravi a giocare a pallone, più o meno vogliosi di centrare un obiettivo, più o meno felici di lavorare insieme. E questo a prescindere dai fattori gestionali. Così, nella situazione in cui ci siamo trovati dalla caduta negli inferi dilettantistici in poi, la domenica si era trasformata in una ricerca, anche inconscia, degli alibi: squadra costruita troppo in fretta, mancanza di preparazione, stipendi non pagati, presidenti latitanti, ecc.. La partita diveniva, pertanto, occasione di dibattito e non appuntamento passionale. Qualunque fosse il risultato, il rettangolo verde – salvo rarissime eccezioni – non offriva adeguate distrazioni rispetto agli infiniti discorsi sulla rinascita calcistica della città. Capita adesso, allora, di accorgersi definitivamente come lo scorso anno la condotta di Di Mascio e del suo seguito sia stata scellerata, ma pure come non avessimo a disposizione una vera e propria squadra (sotto il profilo strettamente tecnico), bensì solo alcuni atleti con un buon curriculum. Quanto accaduto domenica scorsa, sotto questo profilo, potrebbe essere ancora più importante dei tre punti sfumati. La curva che a fine gara, nonostante il pareggio interno, canta: “Vi vogliamo così…”, i commenti fuori dallo stadio e sui muri internet (vedere giocare questi ragazzi è un divertimento, vale la pena esserci: questa la sintesi), qualche accenno di rimpianto da parte degli assenti e le loro promesse circa il prossimo turno interno. Finanche il tifo sta assumendo un ritmo differente: nuovamente incessante e non più sporadico, non soltanto grazie a quel centinaio di spettatori aggiuntisi ai fedelissimi di sempre. Una convinzione, insomma, sembra farsi strada. Non sta rinascendo il calcio a Messina, ma sicuramente si è ricominciato a giocare a calcio. “Yes we can”, come direbbe Obama. Paradossalmente, a questo punto, la posizione più scomoda è quella di Beoni, oltre, naturalmente, al ruolo di Santarelli. Il nuovo allenatore – gioco forza – ha tutto da perdere: eventuali cali saranno sempre parametrati all’ottimo periodo vissuto dai giallorossi in autogestione, mentre augurabili progressi verranno comunque attribuiti alle qualità del gruppo. Riteniamo non sarà un problema per Beoni, considerato che – dalle prime impressioni – non pare essere personaggio voglioso di protagonismo. Il presidente, dal canto suo, può soltanto sfasciare questo giocattolo, da lui – bisogna dargliene atto – abilmente costruito: anche in tal senso, purtroppo, “yes, we can” visto come si continui a navigare a vista nella tempesta dei debiti. Certo, il processo virtuoso avrebbe subito un’accelerazione con la terza vittoria consecutiva. Immaginate, solo per un attimo, il gol partita in pieno recupero (quando Marino ha avuto tra i piedi l’ennesimo match ball): roba da apoteosi. Forse, però, non tutti i mali vengono per nuocere. In questa fase è bene procedere a fari spenti, anche perché il calendario, dopo la trasferta di Marsala (contro una squadra di bassa classifica, tuttavia ferita dalla scoppola di Sapri), prevede un ottobre assai tortuoso. Al San Filippo ci sarà il Sambiase (oggi in seconda posizione) e, poi, due derby contro formazioni ambiziose (Hinterreggio in trasferta e Cittanova in casa). Infine, l’incognita del Real Nocera da affrontare sul suo campo. A novembre, quindi, si potrà già capire quale parte potrà avere l’Acr in questo torneo. Per adesso, invece, ci sono riscontri su quale ruolo potranno rivestire questi giocatori nella nostra città: farla ritornare ad appassionarsi al calcio. D’altronde, la curva ha già indicato la strada maestra: “Vi vogliamo così”.
normanno.it

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