L’Acr Messina presenta il nuovo allenatore Beoni: “La società mi ha chiesto di fare bene”.Il tecnico ex Gubbio e Sansovino: “Conosco alcuni componenti della rosa, so quello che possono dare”. Sulla situazione societaria: “Credo che la confusione sia legata al passaggio di mano della proprietà”. Parentesi simpatica con il Dg Magi, che rivela: “Quando ero giocatore mi ha scartato”
Questo pomeriggio il Messina ha presentato il nuovo allenatore, Lorentino Beoni, tecnico toscano classe ’58, l’ultima stagione fermo, l’anno prima sulla panchina del Gubbio in Seconda Divisione. Un tecnico che per sua stessa ammissione viene dai Dilettanti e che a parte gli ultimi anni ha sempre allenato nelle categorie non professionistiche. Una scelta a sorpresa considerando i nomi circolati in queste settimane dopo le dimissioni di Manuele Domenicali: Pino Irrera, Pietro Ruisi, Ezio Castellucci. Non per questo però si può definire una scelta sbagliata. Si parla comunque di un allenatore che conosce bene la categoria, pur se ha sempre allenato nel centro Italia: otto anni complessivi nel Sansovino, ma anche Sangiovannese Primavera, Carrarese e tante altre squadre del comprensorio toscano.“Inutile nascondere che per me è molto stimolante allenare in una piazza come Messina - ha dichiarato -. Mi sono sentito con il presidente 0martedì e abbiamo subito trovato l’accordo. La proprietà mi ha chiesto di fare bene. C’è la volontà di essere protagonisti in questo campionato ma ovviamente ciò dipendere da diversi fattori”. Ieri il tecnico ha assistito alla sfida contro il Nola, dichiarandosi soddisfatto per la prestazione della squadra: “Hanno dimostrato di essere un buon gruppo, affiatato e determinato. Conosco già alcuni giocatori come Granito, Borgogni, Conti, D’Ambrosio e Sorrentino. Li ho visti giocare in C, so quello che possono dare. Certo bisognerà lavorare, soprattutto sull’aspetto fisico. Ma considerando che i ragazzi hanno giocato ogni tre giorni, hanno risposto bene”. Il contratto non è ancora stato firmato: “Faremo tutto prima di domenica”, rassicura il nuovo allenatore.Per il rafforzamento dell’organico Beoni ha preso tempo: “Sono arrivato oggi, non possono ancora dire quanti rinforzi servono e in che settori del campo,ha spiegato. Poi ogni girone in questa categoria ha una storia a sé, noi dobbiamo cercare di essere all’altezza delle squadre del nostro raggruppamento. Ho apprezzato però molto lo spirito della squadra”. Domanda quasi di rito sulle condizioni economico-societarie del club: “Mi sono informato su quanto è accaduto con il precedente allenatore, ovviamente ho cercato di capire cosa fosse successo da entrambe le parti. Probabilmente Domenicali è rimasto sorpreso perché non si aspettava di trovare una situazione ambientale di questo tipo. Io ho visto cosa è successo ad Arezzo dopo il fallimento, con l’arrivo di una nuova proprietà che ha dovuto acquistare tutto, dai palloni alla divise. Qui la situazione è similare. Dunque attribuisco questa confusione al passaggio di proprietà e alle difficoltà organizzative iniziali”.Infine siparietto con il Direttore Generale Gianni Magi, anche lui aretino come Beoni. “Ammetto che pur essendo della stessa città, non ci conoscevamo fino a ieri, se non per nome. Ci siamo sentiti solo telefonicamente in questi giorni”, ha detto il tecnico. In realtà il Dg chiarisce ironicamente: “E’ vero, tranne parecchi anni fa quando giocavo a calcio e ho trascorso due giorni in ritiro con una squadra da lui allenata. Tra l’altro non l’ho convinto e mi ha rimandato a casa”.
(Emanuele Rigano) tempostretto.it
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