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Benvenuti nel blog dedicato interamente alla BIANCOSCUDATA...vuole essere un contenitore di notizie,aggiornamenti e riflessioni sul nuovo percorso intrapreso il 23 Marzo 2009 dall'Acr Messina verso la rinascita calcistica della nostra città.

14/07/2017 A.C.R. Messina rinuncia a presentare ricorso avverso mancata iscrizione al campionato di Serie C...e' l'ULTIMO RESPIRO...il presente contenitore cessa gli aggiornamenti...grazie a quanti in questi anni ci hanno seguito...!!!

Acr MESSINA...fino all'ultimo respiro !!!

Esiste un luogo dove il mito si confonde con la realtà e dove il tempo sembra essersi fermato per lasciare una traccia indelebile nell'anima degli uomini. Questo luogo è Messina...nn è solo memoria,ma qualcosa di più forte,di più grande,di più emozionante...è il senso di appartenenza a una comunità,che pur vinta spesso da un destino avverso,è sempre riuscita a trovare la forza di risorgere e di affermare il suo orgoglio di esistere...
Piero Ortega


GRAZIE !!!



domenica 9 agosto 2015

RIECCO IL MESSINA TUTTO MESSINESE...

Stracuzzi: “Il Messina è di tutti. Lavoriamo per la riammissione in Lega Pro”
Conferenza stampa di presentazione del rinnovato ACR Messina nella sala stampa dello stadio San Filippo. Confermato l’organigramma già svelato dopo le firme dal notaio. Il nuovo presidente è Natale Stracuzzi, il suo vice Pietro Gugliotta. Al loro fianco i soci Pietro Oliveri e Nino Micali.
A prendere per primo la parola è stato proprio il massimo dirigente, che ha voluto prima di tutto rivolgere un grande e caloroso abbraccio a i messinesi: “Abbiamo chiuso una trattativa non facile. Non eravamo pronti per affrontare una cosa così grande ma ce l’abbiamo fatta. Il Messina è vostro, è di tutti. Ci gratifica condividere e portare avanti un progetto nato dal niente. Noi gestiamo una squadra che oggi si trova in Eccellenza (il Forza Calcio Messina, appena nato dalle ceneri della Spadaforese, ndc). Arturo Di Napoli ci ha prospettato questo progetto e lo abbiamo condiviso”. Stracuzzi ha ringraziato i suoi collaboratori, capaci di superare le innegabili difficoltà originate in particolare dall’esatta quantificazione del passivo accumulato nella precedente gestione: “Non demonizzo Lo Monaco, che con noi si è comportato bene. Non voglio dimenticare chi ha avuto un ruolo determinante, come i professionisti che ci hanno affiancato, gli avvocati Giovanni Giacoppo, Antonio Fazio e Nicoletta Carè ed il commercialista Leonardo Termini. Adesso tutta Messina deve sentirsi parte del progetto, un messaggio che spero non arrivi alla testa ma al cuore. La figura del presidente non è incompatibile con quella del tifoso: forza Messina!”. Un’esclamazione che ha raccolto gli scroscianti applausi dei tifosi che hanno invaso la sala stampa. Inevitabile il riferimento al possibile ritorno immediato in terza serie: “Ci stiamo riattivando per la riammissione. Se siamo qui vuol dire che possiamo coprire le spese anche di un eventuale campionato di Lega Pro e la relativa fideiussione, che dovremo predisporre. Purtroppo siamo in ritardo. Il mister ha perso molti giocatori nel frattempo. Anche per questo motivo preferiamo non ufficializzare ancora i nomi dei componenti della futura rosa, anche se ne abbiamo già bloccati tanti”.Stracuzzi ha invocato pazienza ed annunciato che a breve verrà lanciata la campagna abbonamenti: “Quello è il primo passo. Se sarà Lega Pro bene, altrimenti auspico che il tifoso segua comunque la propria squadra del cuore anche in D. Ci dovete dare un po’ di tempo per organizzarci perché fino a ieri sera non c’era certezza che questo progetto sarebbe andato in porto. Abbiamo tante idee ma saranno manifestate quando ne avremo piena contezza”. Ad evidenziare la ritrovata sinergia tra ACR Messina e Palazzo Zanca la presenza del sindaco Renato Accorinti: “Dobbiamo lavorare insieme. Porteremo avanti il progetto che abbiamo nel cuore. Investiremo per il Messina: non siamo qui per guadagnare ma per metterci dei soldi. Ci crediamo perché lo sport ha anche una valenza sociale. Dovessimo avere degli utili il 50% verrà devoluto ad un fondo per l’occupazione in città. Io sottoscriverò il primo abbonamento”. Chiosa finale dedicata al vivaio: “La società punterà molto sui nostri ragazzi”.
Gugliotta: “Ci affiancheranno altri imprenditori” 
Prima uscita ufficiale per il nuovo vice-presidente Pietro Gugliotta, che ha rimarcato la difficoltà di una trattativa condotta finalmente in porto: “Da dieci giorni lavoriamo assiduamente. Ieri sera la fumata bianca che spero sia davvero il preludio al ritorno del vero calcio in città. Un plauso va a Termini per come ha gestito l’aspetto fiscale, al coraggio ed alla tenacia di tutti quanti noi”. La nuova compagine dirigenziale conta già quattro soci, ma sono previste ulteriori novità: “Ci saranno altri imprenditori ad affiancarci. Purtroppo siamo in ritardo dal punto di vista sportivo ed il primo scoglio da superare è quello della riammissione in Lega Pro. Tengo a ribadire che l’ACR non è nostra e tutti dovranno fare la propria parte, dovremo lavorare tutti insieme”.
Termini: “Un lavoro di gruppo”
Anche il commercialista Leonardo Termini ha ammesso le difficoltà incontrate in queste settimane: “Non è stata una trattativa facile dal punto di vista professionale. Bisognava spogliarsi dei panni del tifoso, che pure io indosso da quando ero bambino ed andavo al campo con mio padre (scomparso prematuramente a 43 anni, ndc). Abbiamo lavorato giorno e notte per analizzare i documenti contabili forniti dalla controparte, è stato un grande lavoro di gruppo. Restiamo a disposizione di Stracuzzi, che cercheremo di supportare al meglio”.
La disponibilità di Accorinti
Nella parte conclusiva della conferenza stampa è intervenuto anche il sindaco Renato Accorinti, che in precedenza aveva presenziato ai funerali della 74enne Anna Savasta, che donando gli organi ha salvato altre tre vite: “Dovevo omaggiare una persona di grande semplicità, che donando fegato e reni ha fatto del bene. Poi mi sono fiondato qui. Divento ripetitivo, ma lo sport è stato sempre al centro la mia vita. Da giovane ho anche giocato nell’ACR per un piccolo periodo. Invito Messina, per cui lavoro giorno e notte, ad essere orgogliosa di questa società. Ognuno ha i suoi compiti: io farò la mia parte, come sempre, raschiando il fondo del barile alla ricerca dei fondi necessari, come è già avvenuto per il collaudo decennale o l’impianto di videosorveglianza”. Il primo cittadino ha toccato il tasto dell’impiantistica, già affrontato in una precedente intervista alla nostra testata “Al di là dei risultati dovremo stare accanto alla squadra in modo maturo, senza mai violenza, distinguendoci. Per la prima volta l’ACR potrà fare affidamento su due impianti. Se vogliono il campo per un anno si firma in tempo reale, per instaurare un discorso pluriennale si dovrà invece passare dal consiglio comunale. A mio avviso va studiata la possibilità di realizzare un manto in sintetico al “Celeste” ed io posso fare da mediatore per riottenere anche il XXIV° Artiglieria”. Sul fronte dei debiti, e non potrebbe essere altrimenti, Accorinti è stato ancora una volta irremovibile “I debiti dovranno essere pagati”. Apertura anche sulla possibilità di creare delle navette per condurre i tifosi allo stadio: “Faremo il possibile. Abbiamo ereditato un Comune indebitato per 400 milioni di euro ed un’ATM al collasso, grazie ai grandi statisti che ci hanno preceduto. Adesso abbiamo 55 autobus in giro per la città. Cercheremo di fare ancora meglio”.
Di Napoli: “Deve riesplodere la passione. Inizieremo dagli under, poi i più esperti”
La prima uscita della nuova dirigenza coincide anche con la presentazione ufficiale di Arturo Di Napoli, che dopo avere indossato per cinque stagioni la maglia del Messina si accomoderà sulla panchina dell’ACR, alla ricerca di una consacrazione anche in panchina, che fin qui ha soltanto sfiorato: “Vedo qui tanti amici. Passano i presidenti, passano i giocatori ma i tifosi restano, tant’è che vedo le stesse facce. Tengo a sottolineare che io non sono un socio. Ho soltanto bussato porta a porta per radunare degli imprenditori. Concedetemi di dire che nessuno ha considerato il mazzo che ci siamo fatti. Io ho chiesto piccoli contributi ed adesso mi aspetto da voi l’aiuto più grande. Ad ogni modo non è questa la Messina che ho conosciuto. Questa città è una polveriera pronta a esplodere”. “Re Artù” ha voluto rivolgere un pensiero alla proprietà uscente: “Ho detto sempre che mi sentivo una sorta di garante della città. Preciso che Pietro Lo Monaco, al di là del suo carattere, ha fatto di tutto per metterci nella condizione di acquistare la società. Lo ringrazio personalmente. Mi sento carico, ma ora ho bisogno di voi. Il Messina è dei messinesi”. Affermazione che ovviamente ha raccolto applausi scroscianti. Dopo due mesi dedicati esclusivamente a bilanci, debiti e crediti si può finalmente spostare l’attenzione sul campo: “Io oggi esco di scena, non voglio più sentire parlare di trattative. Già da domani potrebbero arrivare in città i primi giocatori, mi devo occupare soltanto di quello. Sono il nuovo allenatore del Messina, serve un direttore sportivo per il mercato ed io lavorerò con lui”. La rosa dovrà essere costruita praticamente da zero, anche con i prestiti di giovani di prospettiva: “Ora mi aspetta la parte più difficile. Allestiremo prima di tutto una base rappresentata dagli under. Abbiamo contatti con grandi squadre, come l’Inter. Dovrò rispettare il budget fissato dalla società. Il primo obiettivo è quello di abbattere i costi, c’è una situazione debitoria, che abbiamo ereditato, con la quale dovremo convivere purtroppo”. Un riferimento anche agli over di esperienza che dovranno innalzare il tasso tecnico, anche se le sue parole sembrano allontanare un ritorno di bandiere come Giorgio Corona: “Se sarà Lega Pro avremo un mix di giocatori esperti e giovani. Per esperti intendo giocatori che abbiamo una militanza di quattro o cinque stagioni in Lega Pro, non necessariamente dei quarantenni. Prenderemo subito gli under ed aspetteremo per gli altri. Qualche giocatore aspetterà Messina in attesa della certezza della riammissione. Abbiamo già le idee chiare”. L’inizio del ritiro sarà quasi immediato, anche perché c’è un ritardo consistente che non consente ulteriori temporeggiamenti: “Partiremo sicuramente la settimana prossima. Probabilmente sceglieremo come sede San Giovanni in Fiore, dove potremo fare affidamento su una palestra attrezzata ed un campo in ottime condizioni”.
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