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Benvenuti nel blog dedicato interamente alla BIANCOSCUDATA...vuole essere un contenitore di notizie,aggiornamenti e riflessioni sul nuovo percorso intrapreso il 23 Marzo 2009 dall'Acr Messina verso la rinascita calcistica della nostra città.

14/07/2017 A.C.R. Messina rinuncia a presentare ricorso avverso mancata iscrizione al campionato di Serie C...e' l'ULTIMO RESPIRO...il presente contenitore cessa gli aggiornamenti...grazie a quanti in questi anni ci hanno seguito...!!!

Acr MESSINA...fino all'ultimo respiro !!!

Esiste un luogo dove il mito si confonde con la realtà e dove il tempo sembra essersi fermato per lasciare una traccia indelebile nell'anima degli uomini. Questo luogo è Messina...nn è solo memoria,ma qualcosa di più forte,di più grande,di più emozionante...è il senso di appartenenza a una comunità,che pur vinta spesso da un destino avverso,è sempre riuscita a trovare la forza di risorgere e di affermare il suo orgoglio di esistere...
Piero Ortega


GRAZIE !!!



sabato 30 maggio 2015

SERIE D

La Reggina si impone anche al San Filippo. Mesta e meritata retrocessione per il Messina
Balistreri nel finale firma l’impresa degli amaranto, che bissano l’1-0 dell’andata nonostante le espulsioni di Benedetti in avvio di ripresa e di Aronica nel recupero. Neppure nel match di ritorno i giallorossi sono riusciti a sfruttare le qualità di Ciciretti e Mancini e l’esperienza di Corona. Hanno la meglio invece il mestiere di Belardi, decisivo su Orlando, e Cirillo, che ha ben guidato la sua retroguardia. Festa grande per i calabresi, mentre il calcio peloritano sprofonda in serie D, vanificando il doppio salto di categoria del precedente biennio.
Il pre-partita: Tra Messina e Reggina c’è in palio la salvezza in Lega Pro. Due le novità nella formazione del Messina rispetto alla gara d’andata al “Granillo”. In avanti spazio ad Orlando che compone il tandem offensivo con Corona. Di Costanzo opta infatti per il cambio di modulo allo scopo di rimontare dopo la sconfitta subita per 1-0 di martedì. Silvestri viene invece preferito in difesa ad Altobello. Per il resto confermati davanti a Berardi i vari Stefani, Pepe e Benvenga, come a centrocampo Mancini, Nigro, Izzillo e Ciciretti. Il sacrificato è Damonte. In casa Reggina il tecnico Tedesco mette inizialmente in panchina Di Michele, abbandonando così il tridente e preferendo uno schieramento con maggiore copertura. In campo c’è un difensore in più, Ungaro. Davanti Viola e Insigne, quest’ultimo match-winner nel primo atto dei playout. La cronaca: Prima del calcio d’inizio i giocatori del Messina si raccolgono in cerchio sotto la curva Sud, ricevendo la carica dai tifosi. Al 4′ abbondantemente alto un tentativo da lontano ad opera di Mancini. Due minuti dopo Corona a giro dal limite, sfera di poco sopra la traversa. I giallorossi collezionano poi due angoli consecutivi, senza però sfruttarli. Ciciretti è il primo ammonito del match. Sugli sviluppi della punizione, susseguente all’intervento irregolare del giocatore scuola Roma, va al tiro Insigne, spedendo a lato. Al 22′ altra punizione, battuta dalla sinistra da Benedetti, Berardi esce a vuoto e per poco Ungaro non ne approfitta, inquadrando di testa lo specchio della porta. Minuto 31: straordinario gioco di gambe sulla sinistra del solito Corona, che elude la marcatura di due avversari, ma sul suo cross fa buona guardia la difesa amaranto anticipando Orlando. Al 33′ gli animi si accendono: Martinelli ammonisce. Pericolo creato dalla Reggina al 37′, quando Viola cerca di liberare alla conclusione in area Insigne, provvidenziale Silvestri in chiusura sull’avversario. Il Messina fatica a trovare spazi, mentre la Reggina agisce di rimessa e prova a pungere come al 42′ con Insigne, al tiro dal vertice sinistro. Si va al riposo sullo 0-0, con il Messina che sarà costretto a tentare nella ripresa il tutto per tutto. Ripresa: Il secondo tempo si apre con ben venti minuti di ritardo rispetto al previsto. Evidentemente qualcosa è accaduto negli spogliatoi. Il tecnico ospite Tedesco, espulso, si accomoda in tribuna accanto al presidente Foti. Di Costanzo, ad inizio ripresa, inserisce subito Donnarumma per Stefani. Al 3′ clamoroso scivolone in mezzo al campo di Silvestri che regala palla ad Insigne, il quale scatta in contropiede ma viene contrato dalla difesa del Messina. Al 4′ punizione calciata da Ciciretti, rasoterra all’angolino, preciso ma senza troppa potenza, intercettato da Belardi. Tre minuti dopo Corona al tiro appena dentro l’area, conclusione respinta da un difensore amaranto. Al 10′ Benedetti, già ammonito, trattiene Mancini, che cercava di involarsi in contropiede. Inevitabile il secondo giallo per il numero 11. La Reggina è adesso in inferiorità numerica. Momento di massima pressione da parte del Messina che mette alle corde gli avversari. Al 14′, sul corner di Ciciretti, la sfera arriva a centro area a Benvenga che tutto solo spara alto sopra la traversa. Magri per Viola è il primo cambio della Reggina, chiamata ora a coprirsi. Al 24′ botta da trenta metri di Donnarumma che controlla bene ma calcia alto. Buono comunque lo spunto dell’esterno sinistro. Tre minuti più tardi Ciciretti sguscia via sulla destra e rientra per il tiro, sfera di un soffio a lato. Dentro quindi da un lato Bonanno per Mancini, dall’altro Velardi per Armellino. Al 34′ girata di testa di Orlando: Belardi devia in volo in angolo. Damonte al posto di Nigro l’ultima sostituzione. A gelare il San Filippo ci pensa al 42′ Balistreri, a segno di testa sulla punizione dalla destra. Le speranze del Messina si spengono di fatto qui, nella maniera più incredibile. Amaranto poi addirittura in nove dal 45′ per il secondo giallo inflitto ad Aronica. A questo punto si scatena la rabbia dei sostenitori di casa, con il lancio di alcuni fumogeni all’indirizzo dell’ex, costantemente beccato dalla sua vecchia tifoseria. Il direttore di gara ritiene che non vi siano le adeguate condizioni di sicurezza e decide addirittura di sospendere la gara per oltre quattro minuti. È l’epilogo più amaro per il calcio peloritano mentre i supporters calabresi possono fare festa. Il recupero viene prolungato di cinque minuti ma non accade più nulla. Al fischio finale ovvia la celebrazione per gli amaranto, mentre il Messina vanifica di fatto una doppia promozione e ritorna in quella serie D dove aveva già militato per dieci anni negli ultimi cinque lustri.
IL TABELLINO
Messina-Reggina 0-1
Messina: Berardi, Silvestri, Benvenga, Pepe, Stefani (1′ st Donnarumma), Nigro (39′ st Damonte), Izzillo, Mancini (32′ st Bonanno), Corona, Orlando, Ciciretti. A disp. Iuliano, Cane, Rullo, Altobello. All. Di Costanzo.
Reggina: Belardi, Ungaro, Di Lorenzo, Salandria, Cirillo, Aronica, Armellino (32′ st Velardi), Zibert, Viola (16′ st Magri), Insigne (34′ st Balistreri), Benedetti. A disp. Kovacsik, Maimone, Gallozzi, Di Michele. All. Tedesco.
Arbitro: Daniele Martinelli di Roma 2. Assistenti: Giovanni Baccini di Conegliano e Dario Cecconi di Empoli.
Marcatori: 42′ st Balistreri (R)
Note – Espulsi: al 10′ st Benedetti (R) per doppia ammonizione e al 45′ st Aronica (R) per doppia ammonizione. Ammoniti: 12′ pt Ciciretti (M), 21′ pt Pepe (M), 26′ pt Aronica (R), 33′ pt Stefani (M), 43′ pt Zibert (R), 5′ st Belardi (R), 35′ st Benvenga (M). Recupero: pt 1′ e st 11’. Angoli: 12-0 per il Messina.
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