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Benvenuti nel blog dedicato interamente alla BIANCOSCUDATA...vuole essere un contenitore di notizie,aggiornamenti e riflessioni sul nuovo percorso intrapreso il 23 Marzo 2009 dall'Acr Messina verso la rinascita calcistica della nostra città.

14/07/2017 A.C.R. Messina rinuncia a presentare ricorso avverso mancata iscrizione al campionato di Serie C...e' l'ULTIMO RESPIRO...il presente contenitore cessa gli aggiornamenti...grazie a quanti in questi anni ci hanno seguito...!!!

Acr MESSINA...fino all'ultimo respiro !!!

Esiste un luogo dove il mito si confonde con la realtà e dove il tempo sembra essersi fermato per lasciare una traccia indelebile nell'anima degli uomini. Questo luogo è Messina...nn è solo memoria,ma qualcosa di più forte,di più grande,di più emozionante...è il senso di appartenenza a una comunità,che pur vinta spesso da un destino avverso,è sempre riuscita a trovare la forza di risorgere e di affermare il suo orgoglio di esistere...
Piero Ortega


GRAZIE !!!



sabato 18 maggio 2013

PRIMA,L'OSTACOLO ISCHIA...

Piancastagnaio come Carneade
Nei “Promessi Sposi” Alessandro Manzoni dà inizio al capitolo ottavo con la celeberrima frase “Carneade! Chi era costui?”. Frase che è praticamente diventata di uso comune per indicare il più illustre degli sconosciuti. Non me ne vogliano i toscani, men che meno i senesi ma soprattutto gli abitanti di Piancastagnaio se, al conoscere la località in cui si disputeranno le finali scudetto della serie D, ho esclamato esattamente come faceva Don Abbondio nel capolavoro manzoniano. Piancastagnaio, infatti, provincia di Siena, località collinare alle falde del Monte Amiata, sarà la sede delle “final four” che porteranno all’assegnazione dello Scudetto di Serie D. Purtroppo la scelta della Lega Nazionale Dilettanti porterà il top del calcio di serie D in una località che non può certamente essere considerata di primo livello né per l’appeal turistico né per il palmares calcistico. Unica consolazione è che non avremo più a che fare con questa categoria che dilettantistica dimostra di essere ad ogni livello. Ma prima di poter pensare a come organizzare la trasferta toscana, bisognerà che il Messina di mister Catalano superi l’ultimo ostacolo. E così al San Filippo occorrerà superare l’Ischia Isolaverde. Quella squadra che ha letteralmente ucciso il proprio girone stravincendolo con enorme anticipo sulla fine del torneo. Secondo molti si tratterebbe della squadra più forte dell’intera Serie D. Personalmente preferisco vederla all’opera (e domenica lo farò) direttamente e poi, al cospetto della regina del girone più difficile della D, definirne i contorni e prenderne le misure. Le uniche certezze vengono dalla consapevolezza assoluta della bontà dell’organico peloritano che, al gran completo, con la sola unica eccezione di Agatino Chiavaro, sarà a disposizione dell’allenatore. E così Catalano potrà scegliere chi mettere in campo con particolare riferimento alle condizioni psicofisiche dimostrate in questa settimana di allenamenti dai carichi ridotti e dalle diminuite sedute. D’altronde quest’organico ha ripetutamente dimostrato di essere pronto alle sollecitazioni del proprio trainer. E visto che la fame di vittorie non ha abbandonato i ragazzi, dobbiamo aspettarci un’altra domenica all’insegna della caccia alla vittoria. Attenzione! Bisognerà comunque vincere. In caso di pareggio il Messina sarebbe fuori per la peggiore classifica in Coppa Disciplina. Ma i “cattivoni” biancoscudati, sono sicuro che riusciranno a mostrare gli artigli anche all’Ischia. E così il triangolare delle Isole sarà appannaggio della formazione biancoscudata e si potrà pensare a Piancastagnaio. Già! Piancastagnaio… ma unni m…chia è?
(Reno De Benedetto) messina7.it

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