La terza amichevole stagionale, contro l’Arzanese, è come il terzo indizio: costituisce una prova. E, d’altronde, Gaetano Catalano non sembra avere alcuna voglia di mischiare le carte per nascondere il più possibile le proprie idee. Ha in mente un undici di base e su quello sta continuando a puntare. Si tratta della stessa formazione che ha preso forma sin dalla chiusura delle principali operazioni di mercato e che, però, a questo punto mette in luce anche le ultime carenze di organico da colmare nelle prossime settimane. Tra i pali, in questo momento, comanda Lagomarsini (’93). Serve un terzo portiere e, a quanto sembra, il ds Ferrigno sta cercando qualcosa in più di un semplice rincalzo. Nel precampionato, comunque, l’ex genoano sta andando oltre le prime aspettative. I quattro posti di difesa appaiono “blindati”: Caiazzo (’94) a destra e Caldore (’93) sulla corsia opposta sono punti fermi. In mezzo, ieri, solo dieci minuti di Ignoffo-Chiavaro, ma sembra evidente che questa è la coppia su cui si punterà, con Cucinotta validissima alternativa. Chi, invece, non sembra avere finora ricambi è Caiazzo: Calabrò e Leo, suoi coetanei, rimangono in prova. Tutti i reduci dalla Berretti mamertina in rosa, tuttavia, pure a causa di qualche infortunio, fino a questo momento sono rimasti un po’ defilati. Proprio tra i diciottenni, insomma, dovrà arrivare ancora qualcosa: meglio se si tratterà di un terzino. Più facile sarebbe, al contrario, sostituire Caldore a sinistra, riportando indietro Quintoni e inserendo un under accanto ad Ignoffo. Nel terzetto in mediana l’ultimo arrivato, il ’92 Comegna, ha ricevuto la “benedizione” del patron Lo Monaco e questo – è facile immaginarlo – significa che, se righerà dritto, sarà un punto fermo. Dietro di lui ci sono il ’93 Chiappone e i ’92 Guerriera (da valutare, però, i tempi di recupero dall’infortunio) e Calcagno, se verrà tesserato, un trequartista impegnato a studiare da mediano: il Messina, insomma, da questo punto di vista appare “coperto”. Le rimanenti due maglie sono, attualmente, assegnate per scelte “obbligate”: Quintoni, lo ribadiamo, in quella posizione è più di un esperimento. Bucolo ha le “chiavi” del Messina sin dal primo giorno. Un nuovo centrocampista over, però, dovrà essere necessariamente ingaggiato. I vertici societari sanno già se sarà una prima scelta (del livello di Baiocco, per intenderci), utile a garantire un ulteriore salto di qualità oppure un “rincalzo di lusso” (un giocatore di categoria o, al più, con esperienze in Seconda Divisione). Ci sarà solo da attendere un po’ per conoscere il responso, poiché si ha la sensazione che l’acquisto sarà definito a ridosso dell’inizio del campionato, se non oltre. Per il tridente d’attacco c’è poco da dire. In questo momento è Cocuzza a dovere rimontare sul trio Leon-Croce-Corona, ma le occasioni di certo non gli mancheranno. Tra gli under l’unico che sembra tenere il passo di questi “mostri sacri” (per la categoria) adesso è Parachì. Dovrebbe comunque bastare, visto che dalla cintola in su Catalano sembra intenzionato a puntare su uomini di esperienza. Al tirar delle somme, insomma, nella lista della spesa del ds Ferrigno dovrebbero esserci ancora: un portiere e uno-due difensori under, oltre al centrocampista di esperienza. Il Messina, però, almeno quello chiamato ad affrontare le prime giornate del torneo, per gran parte è fatto.
5righe.it
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